Varese e Canton Ticino teatro per un’esercitazione

Provincia di Varese e Canton Ticino saranno terreno di confronto tra l’esercito italiano e quello svizzero nell’esercitazione Odescalchi 2022, che avrà luogo nella settimana tra il 13 ed il 19 Giugno.

Stamane, venerdì 20 Maggio, nel salone Umberto I di Palazzo Cusani a Milano, è stata presentata l’esercitazione transfrontaliera. A fare gli onori di casa il generale di brigata Alfonso Miro alla presenza del generale di Corpo d’armata delle Truppe alpine, Ignazio Gamba, il comandante della terza Divisione territoriale svizzera, Lucas Caduff, il vice-prefetto di Varese, Fabio De Fanti, moderati dal giornalista Bartolomeo Ponte.

Obiettivo dell’esercitazione è la cooperazione di due Paesi confinanti, Italia e Svizzera, per la prevenzione e il contrasto di eventi calamitosi in zona di confine.

I comuni coinvolti saranno Luino, Maccagno con Pino e Veddasca, Laveno Ponte Tresa.

Obiettivo dell’esercitazione è creare scenari di crisi che coinvolgeranno militari, agenti, personale della Protezione Civile, agenti della polizia cantonale, pompieri per affinare le competenze e la conoscenza reciproca nell’ambito sia militare e civile in caso di crisi. La prima esercitazione si è svolta nel 2016 e la terza è in programma nel 2028.

L’obiettivo è tutelare i territori dei due Paesi confinanti in caso di catastrofi naturali o emergenze di qualsiasi natura. Non è un caso che l’operazione prenda il nome di un papa comasco Innocenzo XI (Benedetto Odescalchi), preso come simbolo di fedeltà a servizio e tutela di entrambi le parti del confine italo-svizzero.

Le prove di Odescalchi 2022 saranno gravi scenari di crisi e avranno lo scopo di affinare le competenze e la conoscenza nell’ambito militare e civile, la conoscenza reciproca in caso di catastrofi. L’esercitazione transfrontaliere ha lo scopo di essere al servizio e a tutela di entrambi i Paese, sancita anche da una Convenzione sottoscritta il 26 Maggio 1998 tra la Regione Lombardia e Canton Ticino.

Novità di quest’anno è la firma di un nuovo protocollo d’intesa tra il Canton Ticino, valle Grigioni e le province italiane di confine per una sempre maggiore pratica d’impiego italo-svizzera in caso di catastrofe.

(Nella fotografia da sinistra giornalista Bartolomeo Ponte, il vice-prefetto di Varese Fabio De Fanti, generale Corpo d’armata delle Truppe alpine Ignazio Gamba, il comandante della terza Divisione territoriale svizzera Lucas Caduff)

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